Il 31 Ottobre correranno la prima Bologna Marathon, sono in 3 e sono stati selezionati da Dorelan Reactive e allenati da Ivan Risti, campione italiano triathlon sprint 2007 e triathlon squadre 2011, per raggiungere al meglio questo traguardo.
Si allenano con ai piedi le Hoka One One, vestono abbigliamento tecnico Macron e dormono, da qualche settimana, con Dorelan Reactive, il primo materasso dedicato agli sportivi studiato per migliorare le loro performance e il loro recupero.
Sono carichissimi!
Li incontreremo a Bologna il 13 Ottobre per un training day e ve li presenteremo meglio nei prossimi giorni, ma raccontiamo subito qualcosa su di loro. Perché ciascuno ha una sua storia che vale una maratona, e soprattutto perché ciascuno di loro non è tanto diverso da ognuno di noi. Se riusciranno a tagliare quel traguardo è perché tutti possono, con un po’ di buona volontà e dedizione, portare avanti progetti ambiziosi.
Benedetta Pastore, triatleta milanese: pratica sport da tanti anni. Nuoto, bici e corsa sono il suo pane quotidiano e da qualche anno è impegnata in molte iniziative sportive di beneficienza, sostenendo con le sue corse progetti di ricerca sulle malattie delle ossa (ed altre). Qualche anno fa, per uno dei suoi progetti, ha corsa “in facilità” la Maratona di Milano, ma non ne ha mai veramente preparata una e vorrebbe mettersi alla prova il prossimo 31 ottobre. Perché “ogni giorno presenta una nuova sfida , ed è bene cercare di divertirsi dando il massimo e non dimenticare il sorriso e la passione che lo sport ci regala!”.
Carlotta Ghislanzoni vien giù dalle montagne lombarde che sorridono alla Svizzera: porta nel cuore la neve e le vette e per anni passeggiare a quelle altezze le è stato di aiuto per saltare sempre più alta degli altri sotto rete. La carriera da pallavolista l’ha dovuta purtroppo interrompere per un infortunio alla spalla, ma lo spirito da sportiva è rimasto e la corsa ha trovato nella sua vita sempre più spazio e sempre più chilometri da fare, fino al raggiungimento della consapevolezza di voler correre una maratona. Raggiungere il traguardo di Bologna non sarà solo il compimento di un percorso personale, ma anche un modo per dire grazie a tutte le persone che “le hanno passato la borraccia lungo la maratona della vita”.
Luigi Mongelluzzo da Roma: ha un passato da nuotatore. La corsa è arrivata da grande, dopo la nascita di suo figlio, prendendosi prepotentemente sempre più spazio e facendogli sentire quasi la necessità di arrivare a coprire la distanza regina. Aveva anche già deciso quale: Roma 2020, la Maratona della sua città, ma come ben sappiamo non si è potuta svolgere e lui si è ritrovato, dopo aver corso anche qualche lunghissimo, con l’amaro in bocca. Bologna sarà per lui l’occasione che aspettava.